File:Radiofonografo a transistor, soprammobile - Museo scienza tecnologia Milano 09710.jpg

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radiofonografo a transistor, soprammobile - Brionvega RR 128- FO.   (Wikidata search (Cirrus search) Wikidata query (SPARQL)  Create new Wikidata item based on this file)
Author
Brionvega S.a.S. (progettista/ costruttore), PE (Perpetuum Ebner) (progettista/ costruttore), Dual (costruttore)
Title
radiofonografo a transistor, soprammobile - Brionvega RR 128- FO.
Description
Italiano: Radiofonografo soprammobile a sviluppo orizzontale, con mobile in legno laminato. La parete frontale è in metallo ed è occupata dalla griglia forata che protegge l'altoparlante magnetodinamico ellittico, dalle scale di sintonia e dai comandi d'uso del radioricevitore. Nella parte superiore, protetto da un coperchio in plastica fumè, si ha il giradischi Le due scale di sintonia sono circolari, una per onde FM (88-104MHz) e l'altra per onde medie AM (52-160 x10kHz), e ciascuna ha al centro la manopola per la ricerca della sintonia. Si hanno inoltre quattro tasti per la commutazione di gamma (CAF, MF, MA, FONO), due selettori per l'accensione/regolazione del volume e per la regolazione dei toni Il giradischi ha piano in metallo, con piatto in gomma e braccio in metallo con testina rivelatrice piezoelettrica. In posizione di riposo il braccio è fissato al centro del piatto. Si ha inoltre un selettore per la velocità di rotazione del disco (0, 33, 45, 78 giri). È presente il riduttore in plastica per l'inserimento dei dischi 45 giri Sul retro si hanno un'antenna a stilo per onde AM incorporata e fissa, una presa per antenna FM, alcune prese supplementari per sintonizzatore di filodiffusione, per registratore a nastro (magnetofono), per altoparlanti supplementari (impedenza 15 Ohm). Si hanno inoltre un variatore di tensione e il cavo di collegamento alla rete elettrica All'interno si trovano un circuito a 10 transistor e 5 diodi a cristallo e un raddrizzatore a ponte e l'altoparlante ellittico, oltre al motorino del giradischi.
Funzione

Ricezione di frequenze radio ad onde medie a modulazione di ampiezza (AM), a modulazione di frequenza (FM con controllo automatico delle frequenze) per l'ascolto di programmi radiofonici Riproduzione di suoni incisi su dischi fonografici.

Modalità d'uso

L'apparecchio funziona con alimentazione in corrente alternata proveniente dalla rete elettrica. Una volta acceso l'apparecchio e regolato il volume, si sintonizza il canale desiderato agendo sull'apposita manopola Le stazioni radiofoniche trasmettono voci e suoni modulando le onde radio che diffondono dalle loro antenne. Si ha così il segnale trasmesso (a bassa frequenza trattandosi di suono). L'onda radio ha la frequenza della stazione trasmittente ed ampiezza dipendente dalla potenza della trasmittente Il segnale viene applicato alla corrente oscillante che determina l'onda radio ovvero che alimenta l'antenna trasmittente. La radio funziona da ricevitore ovvero preleva dalla corrente oscillante in arrivo il segnale a frequenza acustica da amplificare e ritradurre in suoni La supereterodina è un circuito a conversione di frequenza, capace di ricevere e demodulare una vasta gamma di frequenze assicurando una ricezione priva di interferenze, crepitii e oscillazioni. Attraverso questo circuito era possibile convertire le frequenze ricevute ad una frequenza fissa chiamata frequenza intermedia alla quale operavano tutti i circuiti di filtraggio e demodulazione Voci e suoni vengono poi riprodotti da vibrazioni meccaniche del riproduttore sonoro (ovvero il cono dell'altoparlante).

Notizie storico-critiche
Il brevetto di Guglielmo Marconi del 1896 del sistema di Telegrafia senza fili (Wireless Telegraph) per la trasmissione di impulsi adatti per il codice Morse, aprì la strada alle comunicazioni via etere a grande distanza. La trasmissione di suoni fu poi resa possibile con l'invenzione della valvola termoionica (diodo a vuoto) a cura dell'inglese Sir John Ambrose Fleming nel 1904. Nel 1906 fu la volta dell'Audion (triodo a vuoto) a cura dell'americano Lee De Forest L'invenzione della supereterodina, brevettata nel 1918 da Edwin H. Armstrong, ma successivamente attribuita a Lucien Levy, rese possibile la modulazione di frequenza Nel 1919 nacque la prima stazione radio, con Frank Conrad che fondò a Pittsburg la KDKA. Nello stesso anno in Olanda nasceva la prima emittente europea che trasmetteva concerti di musica classica (e spot pubblicitari), ricevuti anche in Germania e Inghilterra Negli anni '20 e '30 gli apparecchi cominciarono a diffondersi nelle case Erano realizzati senza economia e con particolare attenzione all'eleganza degli apparecchi: mobili in legno, con manopole di comando esterne, valvole esterne, antenna a telaio e altoparlante a tromba. Lo sviluppo tecnologico portò poi a circuiti e valvole migliori e quindi ricezioni migliori, altoparlanti interni magnetodinamici o elettrodinamici, ricezioni non solo in modulazione di ampiezza ma anche di frequenza (1939). Gli apparecchi di questi anni erano spesso accoppiati a giradischi contenuti in mobili in legno anche di fattura pregevole che diventavano parte integrante dell'arredamento dei salotti delle case L'invenzione delle valvole rappresentò un progresso fondamentale nella tecnologia della radio. Rimarranno infatti i componenti elettronici principali fino agli anni '50 quando inizieranno ad essere sostituite dai transistor Dalla fine della Seconda Guerra Mondiale alla fine degli anni '50 la maggior parte degli arredi domestici era realizzato, almeno in Italia, in legno, in tubolare metallico, in imbottiti tradizionali, secondo processi già collaudati dalla produzione artigianale, destinati quindi a piccoli mercati locali o alle piccole serie. Negli anni '60 il design si pose come interlocutore strategico delle piccole e medie industrie tecnologiche e, grazie ai nuovi materiale plastici, potè reinterpretare il rapporto tra l'utente e gli oggetti quotidiani. Vennero ideati oggetti facilmente lavabili, impilabili, studiati per risolvere problemi di componibilità e di flessibilità Nel corso di tutta la sua storia la Brionvega ha rivolto l'attenzione all'aspetto estetico ed innovativo dei suoi prodotti cercando di unire innovazione tecnologica e design. Questo radiofonografo è un esempio del passaggio dai modelli in legno artigianali a quelli di design e di produzione industriale. Prezzo di listino ANIE del 1967-68: Lire 68.000.
Date between 1967 and 1970
date QS:P571,+1950-00-00T00:00:00Z/7,P1319,+1967-00-00T00:00:00Z/9,P1326,+1970-00-00T00:00:00Z/9
Medium metallo
Dimensions height: 16 cm (6.2 in); width: 455 cm (14.9 ft)
dimensions QS:P2048,16U174728
dimensions QS:P2049,455U174728
Weight: 6 kg (13.32 lb)
institution QS:P195,Q947082
Accession number
9710
Object history Società Aros
References
  • Ravalico D. E. (1943) La Moderna Supereterodina, Milan
  • Soresini F. (1976) Breve Storia della Radio, Milan
  • Tarabella E. (1993) Un po' di Storia della Radio e delle "Macchine Parlanti", Massarosa (LU)
  • Catalogo Radio (1967) Catalogo radio, televisione, elettroacustica 1967-1968 / Associazione nazionale industrie elettrotecniche (ANIE), Milan, p. 87
Source/Photographer Catalogo collezioni (in it). Museoscienza.org. Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci, Milano.
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