Francesco Salvi

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Francesco Salvi
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
GenereMusica demenziale
Disco
Pop
Periodo di attività musicale1978 – in attività
Album pubblicati8
Studio7
Live0
Raccolte1
Sito ufficiale

Francesco Salvi (Luino, 7 febbraio 1953) è un attore, comico, cabarettista, cantante, umorista, regista, scrittore e traduttore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'Istituto d'arte a Urbino espone in mostre personali e collettive, ma abbandona presto il mercato dell'arte. Conseguita la maturità scientifica, frequenta Architettura a Firenze.

La passione per il teatro lo porta a costituire la compagnia teatrale Nisba con la quale gira nei circuiti regionali. All'inizio del terzo anno lavora nella pubblicità come grafico e viene notato da Bruno Bozzetto che lo introduce nel cinema d'animazione. Realizza un proprio corto dal titolo Etcèssivo; approda quindi al Derby Club Cabaret di Milano selezionato da Diego Abatantuono.

Nel frattempo si laurea con lode al Politecnico di Milano con una tesi sulla presenza del simbolo in architettura, relatore Adriano Alpago-Novello con il quale resta due anni come assistente.

In seguito approda alla televisione che gli regala una notevole popolarità: dal 1985 al 1987 è tra i protagonisti di Drive In di Antonio Ricci e Beppe Recchia.

A metà anni ottanta si candida nella Federazione dei Verdi alle elezioni regionali, riscuotendo un notevole successo tanto da venire cooptato nelle successive elezioni nazionali, nelle quali non viene eletto: Salvi chiude qui la sua carriera politica.

Nel 1986-87 è l’animatore di Studio 5, contenitore di Canale 5 con Roberta Termali, Marco Columbro, Gino Rivieccio, Guido Bagatta, Valerio Mariani, regia di Guido Stagnaro.

Fra 1988 al 1989 scrive e interpreta il MegaSalviShow, regia di Paolo Zenatello.

Nel 1991 è Telemaco e Polifemo nel musical L'Odissea, spettacolo musicale comico ispirato al poema omerico, trasmesso da Canale 5, per la regia di Beppe Recchia. Nello stesso anno è il moschettiere Athos nello musicale comico ispirato al romanzo di Alexandre Dumas I tre moschettieri.

Nel 1992 è apparso in versione a fumetti sul numero 1892 di Topolino, in “Pippo e l'ospite d'onore” per la sceneggiatura di Gabriella Damianovich, esperienza ripetuta poco dopo con l’avventura “Pippo e il laghetto ecologico”.

Nello stesso anno è con Massimo Boldi del varietà di Italia 1 La strana coppia.

Nel 1996 su Antennatre scrive e dirige Polo Ovest, presentando i nuovi personaggi tra cui Dolan Dyg, Banana man, L'uomo Che Non Ha Nulla Da Dire, L'uomo Invisibile, l’Espærto.

Nel 1997 è la voce di Lupo Alberto nella prima stagione della serie animata co-prodotta dalla Rai. Inoltre dal 2004 è uno dei protagonisti della fortunata serie Un medico in famiglia, dove rimane con successo per tre stagioni. Nel 2006 è stato l'inviato in Marocco per la terza edizione del reality show La fattoria.

Nello stesso anno è tra i protagonisti di Suonare Stella, per la regia di Giancarlo Nicotra. Sempre nel 2006, insieme a Zuzzurro e Gaspare, è stato maestro di comicità nella puntata-pilota di Comedy Club. Nel 2009 partecipa alla miniserie Mal'aria.

È l’autore comico maggiormente citato nelle diverse edizioni di “Anche le formiche nel loro piccolo s'incazzano”, l'antologia di battute d'autore a cura di Gino e Michele. È tifoso della Juventus.

Salvi a metà degli anni 1980, nel programma comico Drive In, insieme a Tinì Cansino

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Per il suo ruolo nel film La rentrée, girato da un suo soggetto, ottiene una candidatura al Nastro d'argento come migliore attore protagonista.

Attivo anche nel cinema d'autore: Uomini e no, di Valentino Orsini (1980); La baraonda, di Florestano Vancini (1981); Peter Greenaway, Le valigie di Tulse Luper, trilogia distribuita nel 2003 e 2004; 10th & Wolf, del premio Oscar Robert Moresco (2006); Il giorno, la notte. Poi l'alba, di Paolo Bianchini (2007); Romanzo di una strage, di Marco Tullio Giordana (2012).

È stato in concorso al Festival di Cannes 1997 con il cortometraggio Camera Obscura di Stefano Arduino.

Musica[modifica | modifica wikitesto]

Francesco Salvi ha pubblicato otto album, con cui ha vinto cinque volte il premio Disco di platino e sette volte il Disco d'oro. Nel 1989 esce l'album Megasalvi, che contiene i singoli C'è da spostare una macchina/Le solite promesse ed Esatto!, entrambi arrivati al numero 1 della Hit Parade. C'è da spostare una macchina è stata la sigla di apertura del programma televisivo MegaSalviShow in onda su Italia 1, ed è stata premiata con il Disco d'oro nello stesso anno. Il videoclip del singolo, diretto da Paolo Zenatello, ha vinto il premio Telegatto quale migliore sigla televisiva dell'anno, sempre nel 1989. Il brano dal 2006 è la sigla della rubrica I furbetti del quartierino, in onda ogni mattina su Radio 24 all'interno della trasmissione Viva voce. La canzone è stata omaggiata anche da parte di Benito Urgu con una parodia dal titolo C'è da spostare una pecora ed è a sua volta una cover del brano The Party dei Kraze, uscita nel 1988.[1][2]

Con Esatto! Salvi partecipa sempre nel 1989 al Festival di Sanremo. Il brano prende ironicamente di mira la scarsa qualità della musica leggera in circolazione, inclusa quella stessa presente al Festival: "con tutto quello che si sente in giro proviamo a far cantare gli animali veri". Una campionatura della canzone è stata utilizzata come colonna sonora del videogioco "Bomber Bob", pubblicato nel 1990 dalla software house italiana Idea senza autorizzazione dell’autore. Lo stesso avviene con i cartoni animati prodotti da Tibaldi senza autorizzazione dell’autore. Idem oltreoceano con la multinazionale Il Rejno Infantil Argentina che da decenni produce dischi, libri e spettacoli teatrali con il titolo di Exacto senza autorizzazione dell’autore.

Nel 1990 viene pubblicato l'album Limitiamo i danni, che contiene, tra gli altri, i brani: A, presentato nello stesso anno al Festival di Sanremo; Ti ricordi di me?, tratto dalla colonna sonora del film Vogliamoci troppo bene diretto dallo stesso Salvi; Bachelite, composto l'anno precedente per Mina e pubblicato dalla cantante nel disco Uiallalla; B, facciata B del 45 giri A e sigla di apertura della trasmissione 8 millimetri.

Nel 1991 è la volta dell'album Se lo sapevo, che contiene la canzone Oh signorina, cantato con Marco Columbro e Lorella Cuccarini. Nel 1992 pubblica l'album In gita col Salvi, con copertina disegnata da Silver, contenente versioni moderne di canzoni popolari adatte a essere cantate in coro o attraverso delle animazioni. Tra queste, una sua versione de La mia mama, la cui parodia diventa La fattura, che affronta sempre in chiave comica il tema dell'evasione fiscale. Nel 1993 esce La bella e il best, con copertina disegnata ancora da Silver. L'album contiene il brano Dammi 1 bacio, che Salvi presenta al Festival di Sanremo.

Nel 1994 viene pubblicato l'album Statènto, che contiene la canzone omonima, presentata a Sanremo e classificata in 15ª posizione.

Nel 1995 esce l'album Testine disabitate, copertina di Silver, che contiene la canzone Uomini disperati cantata con Drupi.

Nel 1998 Francesco Salvi pubblica Tutti Salvi x Natale, una raccolta di canzoni di Natale.

Nel 2005 per la 48ª edizione dello Zecchino d'Oro, ha scritto il testo italiano della canzone “Kosa” di Anna Kozlova (titolo italiano: “Lo zio Bè”), in concorso per la Bielorussia che vince lo Zecchino d'Argento come migliore canzone straniera e prima ex æquo con la vincitrice assoluta. In quell'anno è anche conduttore dello Zecchino, esperienza che ripeterà in altre occasioni.

Teatro[modifica | modifica wikitesto]

La Tappezzeria (Enzo Jannacci e Beppe Viola); In Alto Mare di Sławomir Mrożek regia di Arturo Corso; Gli Uccelli di Aristofane regia Gabriele Vacis; Ciò che vide il maggiordomo; Un apolide non fa primavera (suo testo e regia); Vuoti a perdere, di Maurizio Costanzo (regia); Carne di Struzzo (testo e regia Adriano Vianello).

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

È sposato da più di quarant'anni con Angela: la coppia non ha avuto figli.[3]

Procedimenti giudiziari[modifica | modifica wikitesto]

Il 24 giugno 2007 a Valganna, Francesco Salvi, a bordo della sua Audi A6, trovandosi di fronte a una coda tentò di sorpassare la fila a velocità alta. Un poliziotto cercò di bloccarlo mostrando la paletta di ordinanza, ma egli con il montante dell'auto spezzò la paletta e colpì il gomito dell'agente[4][5].

Per questo motivo nel 2012 Salvi viene condannato a sette mesi di reclusione per resistenza a pubblico ufficiale e di lesioni a danni di un agente della polizia stradale, beneficiando della condizionale.[5]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Attore[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Sceneggiatore[modifica | modifica wikitesto]

  • Vogliamoci troppo bene, regia di Francesco Salvi (1989)
  • La rentrée, regia di Franco Angeli (2001)

Regista[modifica | modifica wikitesto]

Doppiaggio[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album[modifica | modifica wikitesto]

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 1986 – La cansone alegra/Ho depilato un totano (Target, 06-2012237, 7")
  • 1988 – C'è da spostare una macchina/Le solite promesse (Five Record, FM-13215, 7")
  • 1988 – Ti ricordi di me?/Il lupo (Five Record, FM-13252, 7")
  • 1989 – Esatto!/Universal Love (Five Record, FM-13830, 7")
  • 1989 – ..E son contento/..E son contento (Rap Version) (Green Line Records, GLX 1005, 12")
  • 1989 – Taxiii (Five Record, FM-13842, 12")
  • 1990 – A/B (Five Record, FM-13258, 7")
  • 1991 – Oh signorina/Tarzan (Five Record, FM-13267, 7") con Lorella Cuccarini e Marco Columbro
  • 1992 – Flik Flok (Garibaldi Fu Ferito)/La Macchina Del Capo (RTI 13877, 12")
  • 1994 – Statento! (EMI, 020 1794872, CD single promo)
  • 2009 – Abbandonato!
  • 2013 – L'Italia cha cha niente
  • 2020 – Metti la mascherina

Altre esperienze[modifica | modifica wikitesto]

Fa parte della ItalianAttori.

Libri[modifica | modifica wikitesto]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Traduzioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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