Utente:Alessandra Boccone/Sandbox

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Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il nucleo originario della biblioteca proviene dalle collezioni di Antonio Magliabechi, costituite da circa 30 000 volumi devoluti integralmente, secondo il lascito testamentario del 1714, «a beneficio universale della città di Firenze», e sistemati nello Stanzone della commedia o della Dogana, che nei secoli precedenti era stato luogo di rappresentazioni teatrali e noto come Teatrino della Baldracca. Con motu proprio del 25 dicembre 1736, Gian Gastone de' Medici ordinava al magistrato supremo di prendere possesso della libreria Magliabechi, che diventava, con questo atto, la prima biblioteca pubblica fiorentina, comunemente denominata Magliabechiana. Con lo stesso atto affidava ad Antonio Cocchi l'incarico di compilare l'inventario della raccolta libraria appartenuta a Magliabechi, a cui era stata unita, per disposizioni testamentarie del proprietario, la libreria di Anton Francesco Marmi.[1]

Dal 1700 al 1800[modifica | modifica wikitesto]

La sede[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alfredo Serrai, Storia delle biblioteche. Parte I, in Bibliothecae.it, vol. 3, n. 1, 1º luglio 2014, p. 6, DOI:10.6092/issn.2283-9364/5714. URL consultato il 6 ottobre 2022.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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