Sadismo

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Un esempio di sadismo è togliere un dente a qualcuno traendone piacere.

Il sadismo è una parafilia consistente nella ricerca del piacere provocando sofferenza fisica o morale ad altri soggetti.[1][2]

Origine del termine[modifica | modifica wikitesto]

Il termine deriva da Donatien Alphonse François de Sade, meglio conosciuto come Marchese de Sade (1740 - 1814)[3][4], aristocratico francese autore di diversi libri erotici e di alcuni saggi filosofici, in cui è evidenziata la figura del sadico come individuo capace di compiere, con scientifica razionalità, ogni sorta di azione volta al male (o meglio all'immoralità, dato che il soggetto non riconosce solitamente bene e male ma solo il tornaconto personale), rifiutando ogni limitazione imposta dalla morale comune e riconoscendo come unica legge il perseguimento e l'accrescimento del proprio personale piacere.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Tradizionalmente combinato con il masochismo è chiamato, complessivamente, sadomasochismo (SM). Tuttavia secondo alcuni studi, fra cui quelli del filosofo francese Gilles Deleuze,[5] la relazione fra sadico e masochista è impossibile, essendo il primo coinvolto in una sorta di operazione destrutturante del potere nella relazione (quindi facendo saltare ogni possibile accordo), laddove il secondo è piuttosto attratto dalle forme di istituzionalizzazione della relazione all'interno di una cornice contrattuale.

Pertanto il sadico, tendenzialmente, al di fuori di una cornice minima regolamentare come quella detta del SSC (sano sicuro e consensuale, tipica delle relazioni BDSM) può spingere la sua azione fino a soprassedere o rinunciare al consenso esplicito della "vittima" dei suoi gesti, o addirittura, nei casi di sadismo patologico, fino a oltrepassare i limiti della legalità rendendosi responsabile di atti lesivi dell'integrità psicofisica o addirittura della vita di colui o colei su cui agisce.

Studi e classificazione psichiatrica attuale[modifica | modifica wikitesto]

Molto cospicui sono gli studi sulla correlazione fra sadismo, masochismo e devianza, traumi, autolesionismo, attaccamento e abusi.[6][7]

Dalla letteratura psicologica e psichiatrica si evince come, al di là dei complessi profili psicologici degli interessati e delle motivazioni profonde che li possono condurre alla perversione, queste pratiche sono più spesso frequenti in soggetti di tipo borderline.[8][9][10] Il disturbo sadico della personalità (comprendente anche il sadismo non sessuale) è stato escluso dal novero dei disturbi della personalità dal DSM-IV e DSM-5, in quanto tali caratteristiche si possono riscontrare in molti altri disturbi, come narcisistico, antisociale, disturbo borderline di personalità, psicosi, psicopatia, ipersessualità, ecc.

Diagnosi[modifica | modifica wikitesto]

Il sadismo sessuale è una forma di parafilia ma un comportamento sessuale sadico moderato è una pratica sessuale comune tra adulti consenzienti, di solito è di portata limitata, non è nocivo, e non soddisfa i criteri clinici per un disturbo parafilico, i quali richiedono che comportamento, fantasie o impulsi di una persona provochino disagio clinicamente significativo o compromissione comportamentale o possano causare danno ad altri. Tuttavia, in alcuni soggetti, i comportamenti si accentuano fino a divenire dannosi. Il suo divenire patologico dipende dal grado di espressione.[11][12]

«Il sadismo sessuale consiste nell'infliggere sofferenze fisiche o psicologiche (p. es., umiliazione, terrore) sull'altro per stimolare l'eccitamento sessuale e l'orgasmo. Il disturbo da sadismo sessuale è il sadismo sessuale che causa disagio significativo o compromissione comportamentale significativa ed è attuato nei confronti di una persona non consenziente.

La diagnosi di disturbo da sadismo sessuale si basa su specifici criteri clinici dal DSM-5:

  • I pazienti sono stati ripetutamente e intensamente eccitati dalla sofferenza fisica o psicologica di un'altra persona; l'eccitazione si esprime in fantasie, intensa impulsività o altri comportamenti.
  • I pazienti hanno agito in base alle loro sollecitazioni con una persona non consenziente, o queste fantasie o impulsi causano un disagio significativo o compromettono il funzionamento lavorativo, in situazioni sociali o in altre sfere importanti.
  • La condizione è stata presente per ≥ 6 mesi.

Il disturbo da sadismo sessuale può essere diagnosticato in pazienti che negano di avere fantasie o impulsi legati all'eccitazione sessuale innescati dal dolore o dalla sofferenza degli altri se questi pazienti segnalano più episodi sessuali di dolore o sofferenza inflitti a una persona non consenziente.

Il trattamento del disturbo da sadismo sessuale è generalmente inefficace.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gaia Butti, Sadismo: perché alcuni individui ricavano piacere dall'infliggere sofferenza, su State of Mind, stateofmind.it, 14 gennaio 2019. URL consultato il 2 giugno 2021.
  2. ^ (IT) sadismo nell'Enciclopedia Treccani, su Treccani. URL consultato il 18 marzo 2023.
  3. ^ Donatien Alphonse François de Sade, Opere, in I meridiani, prefazione di Alberto Moravia, 6ª ed., Milano, Mondadori, 2001, ISBN 9788804127475.
  4. ^ Simone de Beauvoir, Bruciare Sade?, in Proposte, Roma, Lucarini, 1989, ISBN 88-7033-343-4.
  5. ^ Gilles Deleuze, Il freddo e il crudele, Milano, ES, 1991. ISBN 8885357024; ISBN 9788885357020.
  6. ^ Sara Ciabatti (a cura di), Attaccamento e devianza sociale. URL consultato il 28-2-2010.
  7. ^ Roberto Fini, Vivere Borderline in classe Archiviato il 25 settembre 2011 in Internet Archive.. URL consultato il 28-2-2010.
  8. ^ Francesco Bruno, Antonella Ferrera, Borderlife. Storie celebri di follia, devianze e tragici destini, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2006. ISBN 8884908086; ISBN 9788884908087.
  9. ^ Giacomo Balzano, I nuovi mali dell'anima. Il disturbo borderline e narcisistico negli adolescenti, Milano, Franco Angeli, 2007. ISBN 8846483308; ISBN 9788846483300.
  10. ^ Chiara Simonelli, Filippo Petruccelli, Veronica Vizzari, Le perversioni sessuali. Aspetti clinici e giuridici del comportamento sessuale deviante, 5ª ristampa 2009, 4ª ed. 2002. ISBN 8846423305; ISBN 9788846423306.
  11. ^ George R. Brown, MD, East Tennessee State University, Disturbo da sadismo sessuale, su Manuali MSD Edizione Professionisti, msdmanuals.com, luglio 2019. URL consultato il 2 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2021).
  12. ^ Lourie W. Reichenberg, DSM-5 l'essenziale : guida ai nuovi criteri diagnostici, Cortina, 2015, ISBN 978-88-6030-732-3, OCLC 915929198. URL consultato il 2 giugno 2021.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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