Lamberto Caffarelli

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Lamberto Caffarelli (Faenza, 6 agosto 1880Faenza, 13 marzo 1963) è stato un compositore, filosofo e poeta italiano di ispirazione antroposofica.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Colombo Caffarelli[1] e di Edvige Regoli, fu una figura singolare nel panorama culturale faentino della prima metà del Novecento. Dal 1891 al 1896 fu alunno del il seminario diocesano e successivamente frequentò la Scuola di musica di Faenza ed il Liceo musicale di Bologna, dove conseguì, nel 1902, il diploma di maestro in composizione[2].

Fu direttore della Scuola di musica dal 1921 al 1925 e autore dei poemi scenici "Galeotus" (1920) e "Kisa Gotami" (1919).

Gli anni tra la fine del secolo e lo scoppio del primo conflitto mondiale furono, per Caffarelli, un periodo di intensa e tormentata ricerca interiore, caratterizzata dall'allontanamento dalle credenze religiose tradizionali; gli esiti mistico-esoterici della sua ricerca accentuarono progressivamente il suo isolamento e la sua solitudine. In ambito locale ebbe stretti rapporti con i cattolici "autonomisti" della Lega democratica nazionale murriana e postmurriana, collaborando a diverse iniziative pubblicistiche quali l'«Azione» di Giuseppe Donati ed Eligio Cacciaguerra, la «Rivista bibliografica», «La Rivolta ideale».

A 33 anni partecipa al concorso della Casa Sonzogno di Milano per opere liriche da far rappresentare Teatro alla Scala con un lavoro dal titolo Galeotus, " poema scenico in 4 azioni per la musica"[3], grazie al quale acquisì una discreta fama presso il panorama musicale italiano[4]

Nel corso degli anni venti si avvicina agli ideali antroposofici di Rudolf Steiner, diventando uno dei primi e principali esponenti di questa corrente in Italia[5]. La sua piena adesione alla dottrina steineriana trovò espressione ne "L'arte nel mondo spirituale" (1925), vero e proprio manifesto di un'estetica antroposofica. Di analoga ispirazione furono il poema musicale "Adonie" (1930) e il dramma "Ikhunaton" (1933)

Molto attento alle rinnovazioni culturali della sua epoca, collaborò con il compositore futurista Francesco Balilla Pratella[6][7], e partecipò alle attività del cosiddetto Cenacolo Baccarini dove conobbe anche Dino Campana. Attivo non solo come compositore, ma anche come organista, fra il 1900 e il 1921 fu organista presso la cattedrale di Faenza. Oltre alla sua attività musicale si segnalano anche traduzioni dal tedesco e saggi filosofici. Volle donare il suo archivio e la sua biblioteca alla Biblioteca Comunale Manfrediana di Faenza che li conserva tuttora[8].

Archivio[modifica | modifica wikitesto]

Il Comune di Faenza acquisì il fondo nel 1963, in seguito alla morte di Caffarelli, il quale - privo di eredi - in vita aveva già espresso la volontà di donare le sue carte e i suoi libri alla Biblioteca comunale. La loro acquisizione completa avvenne anche grazie alla volontà dell'avvocato Domenico Silvestrini (1898-1974), presidente dell'associazione faentina Amici dell'arte. Testimonianze coeve parlano di "una decina fra bauli e casse pieni di manoscritti che si trovano in un disordine impressionante". A tale donazione si aggiunse anche il pianoforte utilizzato da Caffarelli, tuttora conservato presso la biblioteca[9].

Pensiero[modifica | modifica wikitesto]

Partendo dal pensiero musicale antroposofico proclamato da Steiner, sviluppa un personale sistema armonico collegato con alcune istanze della filosofia antroposofica, comprendente la tavolozza dei dodici suoni della scala cromatica e che egli chiama sistema dodecamorfo,[10] secondo il quale la musica deve divenire immagine e manifestazione visibile traendo le sue fonti in una sfera spirituale. Così egli afferma nel saggio L'arte nel mondo spirituale, pubblicato nel 1925:

«La musica non sarà più una esteriore costruzione di piacevoli temi, ma intrecci di suoni-forze, rapporti di suoni-forme, ricami di suoni-movimenti-archetipi. Tenderà a crear forme espansive, delle quali il nucleo germinale è suono archetipo.»

Così prosegue nel suo Saggio sull'Armonia sintetica:

«In questo senso è possibile considerare il ciclo eptafonico accordale come il generatore del susseguente ciclo ultraeptafonico, precisamente come la gamma eptafonica diatonica genera il ciclo cromatico, e perché l'analogia sia piena, come la gamma diatonica di sette suoni ne genera altri cinque cromatici, così il ciclo eptafonico accordale genera altri cinque accordi ultraeptafonici e cromatici, che sono la sua completa espansione materiale. [...] L'accostamento che noi facciamo di queste profonde parole al mondo armonico non è arbitrario e fantastico, ma implicito nella natura stessa delle cose. E di nuova purissima luce illumina il mondo armonico, e svela così nuovi rapporti e nuove possibilità, che il mondo dei suoni ci appare essere un Sistema, come un Universo di Suoni, che nella generazione e nella vita rispecchia fedelmente le leggi cosmiche e le manifesta come Vita Sonora.»

Opere principali[modifica | modifica wikitesto]

Musica[modifica | modifica wikitesto]

  • Messa in Mib per cori virili a tre voci ed organo (1910 ca.)
  • Galeotus[11] (19131920)
  • Silfo: commento musicale per orchestra al poemetto in prosa di Arturo Onofri (1929)
  • Le anime orfane: canto per violoncello e pianoforte (1930)
  • Triodia seconda (1933)

Saggi[modifica | modifica wikitesto]

  • L' arte nel mondo spirituale: tre saggi come introduzione a una conoscenza spirituale-cosmica dell'arte (Montanari, Faenza, 1925; ried. Il Capitello del Sole, Bologna, 2013, con una Introduzione di Alessandro Sbardelli e il saggio introduttivo "Lamberto Caffarelli. Una prospettiva di arte e di vita come ricerca spirituale" di Giuseppe Fagnocchi)
  • Saggio sull'Armonia Sintetica (Doppia generazione delle armonie) (s.d.)
  • Studi sull'Armonia. L'armonia come espressione vocale e strumentale, tra il 1910 ed il 1930 (manoscritto conservato presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza)
  • Disegno storico sulla evoluzione della Sonata (s.d.)
  • Il segreto spirituale di Boito, tra il 1910 ed il 1930 (manoscritto conservato presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza)
  • Da Wagner a Debussy tra il 1920 ed il 1930 (manoscritto conservato presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza)
  • Rudolf Steiner e gli orizzonti esoterici dell'arte, (dattiloscritto conservato presso la Biblioteca Manfrediana di Faenza)
  • Beethoven e la Gioia (in "I nostri quaderni", Carabba, Lanciano, 1927)

Opere letterarie[modifica | modifica wikitesto]

  • Prose e poesie inedite, a cura di Giovanni Cattani, Lega, Faenza, 1982

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Caffarelli Lamberto, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 10 settembre 2018.
  2. ^ Spada, Domenico, All'egregio maestro Lamberto Caffarelli che il giorno 19 maggio 1902 veniva laureato in musica nel Liceo Rossini di Bologna alcuni amici oo. Le armonie dell'universo / canonico prof. don Domenico Spada, Faenza, tipolitografia Montanari,, [1902].
  3. ^ Caffarelli, Lamberto, Galeotus : poema scenico in 4 azioni per la musica / di Lamberto Caffarelli ; ornato dalle xilografie di G. Malmerendi, Faenza, Lega, stampa 1920.
  4. ^ Gianfranco De Turris, Esoterismo e fascismo: storia, interpretazioni, documenti, Edizioni Mediterranee, 2006, ISBN 978-88-272-1831-0. URL consultato il 10 settembre 2018.
  5. ^ CESNUR. Center for Studies on New Religions, su cesnur.org. URL consultato il 10 settembre 2018.
  6. ^ Roberto Zanetti, La musica italiana nel Novecento, Bramante, 1985. URL consultato il 10 settembre 2018.
  7. ^ Ennio Grassi, Romagna futurista, Maggioli, 1986. URL consultato il 10 settembre 2018.
  8. ^ Silvia Fanti, «Il Fondo Caffarelli della Biblioteca Manfrediana». In: Giuseppe Fagnocchi (a cura di), Lamberto Caffarelli, poeta pensatore musicista faentino, Faenza, Mobydick, 2013., pp. 367 e segg.
  9. ^ Fondo Caffarelli Lamberto, su SIUSA Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche. URL consultato il 10 settembre 2018.
  10. ^ Documento per la commemorazione dei 50 anni dalla scomparsa del Caffarelli, a cura di Giuseppe Fagnocchi - Pro Loco Faenza
  11. ^ Biblioteca digitale faentina. Fondi, Caffarelli Lamberto, su manfrediana.comune.faenza.ra.it.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • M. Beraldo, Il movimento antroposofico italiano durante il regime fascista, in Esoterismo e Fascismo. Storia, interpretazioni, documenti, a cura di Gianfranco de Turris, Edizioni Mediterranee, Roma 2006
  • A. Casanova, Lamberto Caffarelli, vita, catalogo delle opere, scritti, bibliografia, Stab. Grafico F.lli Lega, Faenza 1964
  • Giovanni Cattani, Lamberto Caffarelli e i suoi inediti, in “Torricelliana”, n.25, 1974
  • Giuseppe Fagnocchi (a cura di), Lamberto Caffarelli, poeta pensatore musicista faentino, Mobydick, Faenza 2013. ISBN 9788881785087
  • E. Golfieri, Lamberto Caffarelli. Un enigma esistenziale, in “Torricelliana”, bollettino della Società torricelliana di scienze e letteratura, n.41, Faenza 1990
  • E. Grassi, Romagna Futurista, Maggioli 1986
  • R. Savini, I faentini dello stradario, Faenza 1986

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN4089190 · ISNI (EN0000 0000 3977 9278 · SBN RAVV028664 · LCCN (ENn90624900 · GND (DE1044269197 · WorldCat Identities (ENlccn-n90624900